Mostra info-fotografica

AMMASSALIK

il lato nascosto della

GROENLANDIA

“un viaggio tra i silenzi, i sorrisi, le solitudini della Groenlandia orientale”
dal 31 Marzo al 28 Aprile 2015 – Biblioteca Comunale Bassani – Via Grisoli 42 – Ferrara

Rassegna fotografica sulla Groenlandia e il popolo Inuit che ha come ‘focus’ Ammassalik, regione della Groenlandia orientale a poco meno di una novantina di chilometri dal Circolo Polare Artico, abitata da soli 3000 individui ancora legati al territorio e alle tradizioni in cerca di un ‘ponte’ con l’occidente che permetta loro di sopravvivere nel mondo dell’economica globale.

Oggi questa popolazione vive tutti i drammi delle culture originarie che si sono trovare improvvisamente a contatto con la civiltà occidentale, più forte e aggressiva.

Emigrazione per necessità verso le grandi città della costa occidentale, come Nuuk, Sisimiut, Ilullisat, disoccupazione per chi resta e umiliazione per un sussidio di povertà sempre più misero e sofferto generano in questa fiera popolazione dei ghiacci alcoolismo, depressione e un numero di suicidi paurosamente alto, specialmente fra le giovani generazioni che si ritrovano senza la speranza di un futuro dignitoso.

Ammassalik

Ammassalik fu raggiunta per la prima volta nel 1884. L’incontro di questa piccola popolazione artica di allora 415 abitanti con la nostra cultura è stato devastante. Ridottasi a soli 200 abitanti nel 1894 per malattie portate dai colonizzatori danesi è vissuta in maniera seminomade fino ai primi anni del 1970.

Oggi ad Ammmassalik vivono poco più di 3000 inuit, di cui 1800 a Tasiilaq, il capoluogo. Vi sono poi altri 5 piccoli villaggi: Kulusuk (400 abitabti) che ospita l’aeroporto, Kummiut (500abitanti), Sermiligaaq (212), e i remotissimi Tiniteqilaaq (148) e Isertoq (100).

Culturalmente, questa popolazione mantiene in maniera assai marcata i tratti principali della originaria cultura Inuit. Il folklore, le concezioni della vita e della caccia intese come dono della natura sono ancora oggi come quelle di 1000 anni fa.

Anche l’alimentazione è rimasta quella tradizionale: soprattutto la foca e la balena. Complici i molti mesi di freddo e buio che costringono il nucleo familiare a vivere a stretto contatto per molto tempo, la famiglia continua a rappresentare il centro della socialità.

Altra specifica peculiarità di questa popolazione, caratterialmente amichevole e aperta agli stranieri, è la mancanza assoluta del senso della proprietà.

In sua vece si sviluppato un forte senso della condivisione, indispensabile per fare fronte alle terribili carestie che nei tempi passati colpivano frequentemente questi luoghi.

Agli europei questa popolazione è interessata molto per  il commercio delle pelli di foca e l’olio di balena ma  poi è stata abbandonata frettolosamente a se stessa senza alcun supporto per l’inserimento nel mondo occidentale quando questi interessi sono terminati.

Associazione proponente

LogoAmmassalik“ItaliAmmassalik”
Associazione Culturale e di Cooperaziopne Internazionale
Sede legale: Via F. Avio 5/3 sc. B – 16151 Genova
Tel: 010 3477587925 – Fax: 010 8692859  
e-mail: info[at]italiammassalik.it –
webwww.italiammassalik.it

Informazioni sull’Associazione proponente

ItaliAmmassalik è, al momento, l’unica associazione, in Italia, a dare voce alla piccola popolazione di Ammassalik, ma, soprattutto, è anche l’unica che, operando nell’Artico, pone al centro della propria attività le problematiche e le sofferenze della popolazione nativa.

ItaliAmmassalik svolge una intensa opera culturale e di informazione tramite conferenze, articoli sulla stampa e su Internet.

Grazie a questa attività di promozione Ammassalik oggi è divenuta una località groenlandese conosciuta in Italia e massicciamente presente sul web.

Questo è utile perché un numero sempre più elevato di persone alla ricerca di una vacanza che non sia solo svago ma anche un momento di arricchimento culturale può essere invogliata a visitarla, dando opportunità di lavoro alla popolazione locale.

Individuando nel turismo una risorsa economica vera, alla stregua dei più consueti progetti agricoli, a patto che venga svolto in maniera equilibrata e rispettosa degli interessi e delle aspettative della popolazione nativa, dal 2010 al  2014 sono stati organizzati in proprio cinque viaggi di solidarietà in Ammassalik.

I viaggi rappresentano un’occasione per spezzare l’isolamento di questa piccola popolazione mostrando quanto sia importante, per noi occidentali, la sopravvivenza delle loro tradizioni e della loro cultura.

Struttura della Mostra

La Mostra è articolata a moduli, sistema che permette l’esposizione anche per breve tempo ed in spazi limitati:

Modulo A – (principale) Fotografie e pannelli

− pannelli fotografici – pannelli con citazioni e canzoni Inuit : 40×60

− pannelli informativi 40×100

Tutti i pannelli sono stampati su forex 5 mm e muniti di anello centrale per l’aggancio.

Il numero dei pannelli esplicativi e delle fotografie varia fino ad un massimo di 100 pannelli. – video su schermo televisivo.

Modulo B – Kayak

Kayak (‘Carqit’ nella lingua degli inuit di Ammassalik). Riproduzione esatta nella forma e nella dimensione, costruita interamente a mano secondo le antiche tecniche in uso ad Ammassalik. Lunghezza 508 cm. – peso 14,50 Kg.

Modulo C – Materiale d’esposizione

In bacheca chiusa: oggetti di artigianato, di abbigliamento, carte geografiche, libri, strumenti di uso quotidiano.

Modulo D – Ricostruzione di un accampamento artico

Modulo E – Filmati

Nanook of the North” di R. J. Flaherty del 1922 B/N

Le nozze di Palo” di K. Rasmusssen del 1933 B/N

Conferenze su Ammassalik con relativa esposizione fotografica sono state tenute a Genova, Milano, Alessandria, Courmayeur, Piacenza, Pavia, Udine, Lerici.

Sul web, alla voce ‘ItaliAmmassalik‘ si possono trovare informazioni sull’Associazione, su chi ne parla, sulle mostre fotografiche, sui viaggi, sulle esplorazioni del territorio ed altro.