Anche per il 2016 siamo riusciti a mantenere un ventaglio di proposte che riesce a coprire molte delle attività presenti in Sezione, grazie all’impegno dei nostri Direttori di gita
Il calendario non può che iniziare con la gita nel Delta del Po, tanto per sgranchirsi le gambe, che poi continueranno a farlo sul percorso del vecchio trenino di Asiago. Seguirà una due giorni sul crinale appenninico, con pernottamento nel rifugio presso il lago Scaffaiolo. Si proseguirà con un’escursione a carattere storico nei pressi di Lavarone, per visitare le trincee della Grande Guerra, con gli amici della Pico Cavalieri.
Per Mantenere l’allenamento, andremo e torneremo in bici a Bologna. Seguirà poi un’escursione alla diga del Vajont e zone limitrofe, mentre un’altra comitiva salirà la Ferrata della Memoria, inaugurata lo scorso ottobre (2015). A fine giugno andremo al passo di Cimabanche per raggiungere Col Rotondo dei Canòpe ed all’inizio di luglio percorreremo tutta la Val Travenanzes, partendo da passo Falzarego.
A metà luglio, la gita alpinistica di due giorni, una classicissima; ritorneremo nel gruppo del Monte Rosa e più precisamente percorreremo i sentirei dei Walser e saliremo sul Castore.
Continueremo con un’altra gita classica, una due giorni attorno e sulla ferrata del Paterno. Apriremo a settembre con il sentiero alpinistico del Monte Cernera; per solo ventiquattro partecipanti!
Preseguiremo con un’escursione intersezionale con gli amici di Trecenta, a Caldaro. Seguirà una attività che ha riscosso buon successo nelle edizioni passate: il trekking urbano, che per questa occasione si farà a Bologna.
La Castagnata chiuderà tutte le attività estive e saranno previste delle novità, che lasceremo svelare ai direttori di gita a tempo opportuno.
Come vedete, non c’è che l’imbarazzo della scelta, a piedi, in bici, con le ciaspole e con i ramponi, spaziamo “dalle Alpi all’Appennino” e dal “Delta alla Pianura”. Non manca nulla.
Nell’elenco seguente elenco di escursioni, troverete indicata anche la data di apertura delle iscrizioni, alla quale far particolarmente attenzione.
Qualora aveste dei suggerimenti, delle proposte o delle critiche, non esitate a contattarci, magari direttamente in Sezione, oppure all’indirizzo commissione.escursionismo[at]caiferrara.it.
Domenica 19 giugno 2016Col Rotondo dei CanòpeDirettori di gita: Daniele Poli – Paola Bonora Escursione di un giorno per comitiva unica. Il Col Rotondo dei Canopi, m. 2204, offre una gita semplice in un bell’ambiente silvopastorale. Pur non essendo molto distante dall’altopiano pascolivo di Pratopiazza e dai due noti rifugi di Pratopiazza e Vallandro, non è frequentatissimo. Sulla cima c’è molto spazio per riposare, curiosare e fotografare scorci sui numerosi monti dolomitici: il vicino Picco di Vallandro, l’imponente struttura della Croda Rossa d’Ampezzo, il suggestivo Cristallo, il trittico d’oro delle Tofane e le meravigliose Tre Cime di Lavaredo. La nostra cima si trova in territorio comunale di Dobbiaco e chiude a Sud-Est la verde conca di Pratopiazza. Fa parte del gruppo montuoso della Croda Rossa d’Ampezzo e si trova all’interno del Parco Fanes-Sennes-Braies, innalzandosi fra la Valle dei Canopi a Ovest, che percorreremo in salita, e di Specie, che sarà l’itinerario di ritorno in discesa. Il nostro percorso è anche storico: nel Medioevo, infatti, veniva usato dai minatori pusteresi per scendere in Ampezzano e recarsi al lavoro nelle miniere del Col Piombin; chenopo-pe in ampezzano è una deformazione del termine tedesco Knappe, “minatore” (in dialetto knop). Sicuramente fu utilizzato sin dai tempi antichi, perché la cima è costituita da un crestone allungato ricoperto di mughi, che si eleva non molto distante dall’amena conca di Pratopiazza. Partiremo dal Passo di Cimabanche m. 1520 sulla strada Cortina-Dobbiaco, inoltrandoci nella romantica valle percorsa dal rio omonimo (che ha le sue sorgenti a Pratopiazza) ai piedi degli aspri dirupi del Col dei Canopi.. Circa a metà della valle, in vista di una cascata, si scavalca il torrente e, con alcune serpentine, si risale il costone a picco sulla valle stessa. Terminata la salita, il sentiero si trasforma in una stradina che si inoltra nel bosco e poi su detriti fino ad incrociare una mulattiera militare austriaca. Questa mulattiera rimonta, con un largo giro, il costone rivolto a Pratopiazza sbucando nel punto più elevato della cresta sommitale, dove si trovano un grande ometto, una croce e residui di postazioni di guerra. Il ritorno, dopo una breve sosta al rifugio Vallandro situato presso i ruderi del vecchio forte austriaco, sarà per la strada militare, chiusa al traffico, usufruendo delle scorciatoie che ne tagliano le innumerevoli curve, lungo la Val Specie e si concluderà a Carbonin m. 1438. L’escursione rientra nel programma del Festival delle Alpi Difficoltà: Escursionistico (E) di circa 9 chilometri e 750 metri di dislivello sia in salita che in discesa. Apertura delle iscrizioni: martedì 24 maggio 2016 |