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Via Romea Germanica
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«Cosa dire di una esperienza così?
È già un brivido pensare alla Storia di Ferrara, Ravenna, la Romea Germanica. È tutto ancora ben rappresentato e presente sul territorio. Possiamo avere ancora il gusto della piadina, dei cappellacci alla zucca, del salame all’aglio, della tenerina nella memoria.
Ricordare la Natura così diversa ad ogni giro di pedale e ad ogni angolo di sguardo: voli di oche e di fenicotteri, vento che muove distese di verde, odori di palude, argini possenti e sicuri, filari di alberi e siepi di confine, vecchie viti contorte. Piccoli borghi rurali e Case del Popolo.
Possiamo ancora sentire il suono e l’avanzare delle ruote delle bici sullo sterrato; vedere ancora la serpentina delle bici che ci precedono.
Ma quello che più ci arricchisce ogni volta è trovare persone nuove e vecchie conoscenze che ci confermano la voglia di stare bene insieme.
Mi piace ricordare una frase di Francesco di Assisi: “cominciate con fare il necessario, poi ciò che è possibile, all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
Ma Lui era un poeta, un saggio, un filosofo, un santo. Noi siamo umilmente già contenti di aver fatto del nostro meglio. Tutti.
Evviva tutti noi.»
Questo quanto riportato da Gianni del CAI Antrodoco (Lazio) al termine della cicloescursione di sabato 7 e domenica 8 maggio.
Questa volta i nostri cicloescursionisti non si sono fatti intimorire dal tempo incerto e assieme ai colleghi di CAI Argenta, CAI Bologna e di nuovi amici provenienti un po’ da tutta Italia si sono cimentati in una 2 giorni, da Ferrara a Ravenna con tappa notturna ad Argenta, lungo l’antica Via Romea Germanica per un totale di circa 120 km.