camp-val-montanaia-1963Lo sviluppo dell’alpinismo ferrarese prese impulso dal formarsi di un gruppo di appassionati che portò negli anni ’60 e ’70 a rivolgersi alle Scuole di alpinismo di altre sezioni per partecipare a corsi organizzati. Si avviarono collaborazioni con le sezioni vicentine e con la guida alpina recoarese  Gino Soldà per organizzare corsi a Campogrosso, nelle Piccole Dolomiti e nelle Dolomiti. Si ricorda, una per tutte la scalata al Campanile di Val Montanaia effettuata nel 1963. Ma non vanno dimenticati i corsi di alta montagna e roccia con la Scuola Bombardieri e con la Scuola Graffer di Trento (agli inizi degli anni ’70, per due anni al Catinaccio e un anno in Brenta). Nel 1969 fu avviato il corso di roccia a cadenza annuale che contribuì alla crescita tecnica degli alpinisti sezionali, con qualche raro caso di arrampicatori che avessero maturato l’esperienza come capocordata. Fu verso la metà degli anni ’70 che emersero i primi capicordata, chi per essere cresciuto in famiglie con la passione per la montagna, chi per esperienze personali maturate al di fuori della sezione. Questa inaspettata crescita spinse i dirigenti della sezione ad accogliere una proposta del convegno Tosco-Emiliano per un corso di formazione e così furono individuati nei soci Paolo Gorini e Gabriele Villa i candidati idonei alla partecipazione.

torre-sabbioni-1978Il corso di svolse nel dicembre del 1977 alla Pietra di Bismantova sotto la direzione dell’istruttore nazionale Antonio Bernard e così la sezione di Ferrara ebbe i suoi primi Istruttori sezionali di alpinismo, figura allora non ancora riconosciuta a pieno titolo dal Club Alpino Italiano, ma fu un primo passo che accelerò la crescita dell’alpinismo sezionale. Molla importante fu anche la seguente emulazione da parte di parecchi giovani che si presentarono ai corsi di roccia negli anni successivi ed ebbero modo di fare esperienza come aiuto-istruttori per poi dedicarsi alle arrampicate personali. C’è una foto di vetta che si può eleggere a testimonianza della crescita di quegli anni verso la fine dei ’70, scattata sulla cima della Torre dei Sabbioni salita da varie cordate tutte guidate da capicordata ferraresi. La scalata fu organizzata nell’ambito di una gita sezionale con una comitiva escursionistica sulla ferrata Dibona al Cristallo e una alpinistica sulla via Cesaletti alla Torre dei Sabbioni. Come ancora ricorda e testimonia Alessandro Gorini che ne fu l’ideatore “fu la prima uscita alpinistica organizzata e gestita in completa autonomia dalla sezione di Ferrara con propri Soci capi cordata”. A conferma di questa capacità tecnica oramai raggiunta si può ricordare che nel seguente anno 1979 il Corso Roccia fu organizzato e gestito in autonomia dalla Sezione con propri capi cordata e propri aiuto- istruttori sezionali.