Dagli atti relativi alla fondazione di una sezione del Club Alpino Italiano in Bologna risulta che quattro ferraresi vi hanno partecipato; Gulinelli conte Gualtiero, Navarra Gustavo, Scutellari cav. Giorgio, Laloli cav. Avv. Camillo. Nella domanda alla Sede Centrale di Torino, datata 9 gennaio 1875, figura anche Graziadei conte Ercole di Ferrara. Altri ferraresi risultano iscritti alla sezione di Bologna fin dal 1915.
Non tutti risultano poi tra i fondatori della sezione di Ferrara ma ciò sta a significare che l’interesse per la montagna era già sentito anche nella nostra città. Nelle precedenti pubblicazioni relative alle varie ricorrenze di fondazione della nostra sezione sono stati pubblicati i nomi dei cinquantuno soci fondatori, non ci si è mai chiesto però chi erano questi nostri concittadini.
Monte Leone_17.08.1922 - Foto Ing. LanaDa ricerche effettuate sono emersi fatti interessanti legati ad alcuni di essi.


Magrini prof. Silvio
Bassani Dott. Enrico
Lana Ing. Piero
Chailly Ing. Vittorio
Di Chiara Stanislao
Tedeschi Cesare
Paparelli Dott.  Luigi
Contini Avv. Nino
Ravenna Avv. Renzo


Magrini Prof. Silvio.

Nato nel 1881 a Ferrara, Professore di Fisica. Le molte coincidenze hanno fatto pensare che le vicissitudini della sua famiglia abbiano ispirato il famoso romanzo di Giorgio Bassani  “Il giardino dei Finzi Contini “, circostanza ammessa in parte da Bassani in una intervista al Resto del Carlino. Il professore e la famiglia vivevano a Ferrara in Via Borgo Leoni 76. Il Professore a la moglie furono deportati a Buchenwald nel 1944.

Bassani Dott. Enrico.
Medico, Padre di Giorgio Bassani, la famiglia viveva in Via Cisterna del Follo a Ferrara.

Lana Ing. Pietro.
Nato a Ferrara nel 1893. Nel 1923 è fondatore della ” Società Ferrarese Amici delle Radiocomunicazioni” SFAR  con sede in Via Gorgadello n° 9.

Chailly Ing. Vittorio.
Autore di opere e progetti sulle bonifiche delle Valli di Comacchio. E’ stato presidente della Sezione di Ferrara dal 1934 al 1945 e dal 1951 al 1969. Il figlio Luciano, anche lui socio del CAI Ferrara, compositore e direttore artistico di vari Enti Lirici tra cui  La Scala e l’ Arena di Verona.  Luciano è padre del celebre direttore d’orchestra Riccardo Chailly.

Di Chiara Stanislao.
Nato nel 1891. Atleta della Palestra Ginnastica Ferrara fondata nel 1879.
Nel 1908 partecipa alle Olimpiadi di Londra quale componente della squadra di ginnastica.
La squadra si classificò al sesto posto superando i Paesi Bassi e la Gran Bretagna.
Le olimpiadi del 1908, passate alla storia per il caso di Dorando Pietri.

Tedeschi Cesare.
Nato nel 1904 a Ferrara. Medico Chirurgo. Nel 1936 -1937 incaricato all’insegnamento di Anatomia e Istologia Patologica a Ferrara. Dopo essere stato confermato nel 1938, in seguito alle norme del Decreto Legge per la difesa della razza viene esonerato dall’incarico. Si imbarca da Genova per gli  Stati Uniti dove continua la carriera. Non tornerà più in Italia.

Paparelli Dott. Luigi.
Socio dell’ ” Hotel Europa di Luigi, Franz e Nennele Paparelli Srl “. Società attiva dal 1925. La Signora Nennele Paparelli era la moglie di Renato Fabbri, Presidente dal 1969 al 1983.

Contini Avv. Nino. 
Nato nel 1906. Avvocato ebreo antifascista. dal 1939 al 1944 inviato al confino in diversi posti d’Italia. Liberato a Napoli, conclude la vita a soli 38 anni. I figli Leo e Bruno Contini hanno pubblicato nel 2012 il volume ” Nino Contini (1906-1944) Quel ragazzo in gamba di nostro padre “.

renzo-ravenna-fotoRavenna  Avv. Renzo.
Podestà di Ferrara dal 1926 al 1938. “Nella notte del 19 Novembre 1943, Renzo Ravenna e la sua famiglia varcano clandestinamente il confine italo-svizzero, costretti alla fuga dalle persecuzioni razziali. A rendere unica la loro vicenda, tristemente simile a quella di tanti altri ebrei, è un particolare importante: Renzo Ravenna – amico fraterno di Italo Balbo- era stato podestà in carica a Ferrara dal 1926 al 1938, primo e unico ebreo a ricoprire un ruolo simile nell’Italia di Mussolini. I dodici anni del suo podestariato attraversano le diverse fasi del ventennio fascista e la sua vicenda umana e politica si fonde con la parabola di Balbo, la storia di una città alla ricerca dell’antico splendore e il rapporto complesso e sfuggente ad ogni semplificazione fra ebraismo e regime, fino all’abominio delle leggi razziali. “”  Da Ilaria Pavan” Il podestà ebreo” Editori Laterza 2006.  La famiglia Ravenna risulta presente a Ferrara dal 1469.


 

 

Solo Elenco Soci fondatori

Ricerca storica effettuata da GianPietro Pagnoni