librodei-verbali-1926-5eNel lontano 1926, per i soci fondatori della nostra sezione, l’ultimo problema cui dovettero pensare fu, probabilmente, quello della sede dell’associazione, visto che questa era ancora da costituire. Una volta arrivata l’ufficialità della costituzione, con l’imminente avvio delle attività sociali dal 1 gennaio 1927, iniziarono inevitabilmente le riunioni per nominare gli organi sociali e avviare le attività, sia gestionali che in montagna. Sono oggi di aiuto i verbali di quelle prime riunioni per capire il clima e il fervore di quel periodo iniziale. La “prima adunanza” della Sezione di Ferrara del Club Alpino Italiano avvenne la sera del 25 settembre 1926 in via Gorgadello n°19, sede del Radio Club “gentilmente concessa”, come riporta il verbale. E’ facile supporre che il tramite di quella cortesia sia stato l’Ing. Pietro Lana, uno dei soci fondatori, ma anche fondatore nel 1923, della SFAR “Società Ferrarese Amici delle Radiocomunicazioni”. Il numero dei soci, allora, era contenuto e all’Assemblea Generale dei fondatori tenuta il 19 ottobre 1926 i presenti furono ventitre. Le prime riunioni del “Comitato Direttivo”, così lo denominavano allora, si svolsero presso i domicili privati del Vicepresidente Alfonso Solimani in via Mascheraio, e del Presidente Germano Polo in via Madama, e anche in Corso Giovecca n°1 presso il Circolo Scacchistico. Interessante il verbale del 6 gennaio 1927 che comunica le felicitazioni al socio Avvocato Renzo Ravenna per la nomina a Podestà di Ferrara e l’accettazione di una proposta per l’affitto di una sala al costo di Lire 300 annue, presso la società indicata come “Radio” in via Gorgadello n°19 (oggi via degli Adelardi), che conferma essere stata quella la prima sede della nostra associazione. prime-righe-prima-riunione-1926Da segnalare che già nella riunione del 17 febbraio 1927 si delibera il pagamento di Lire 600 annue per l’affitto di un locale, sempre per il giovedì sera, presso il Circolo Scacchistico che si trovava in Corso Giovecca n°1, sistemazione probabilmente ritenuta più idonea. Era, quel 1927, il V anno dell’era fascista e il Consiglio Direttivo della nostra sezione fu dimissionato d’ufficio dal C.O.N.I. con la firma di Augusto Turati. In una successiva riunione svoltasi il 28 giungo 1927 il Cavalier Germano Polo comunicava di essere stato confermato nella carica di Presidente Sezionale su nomina del Presidente Generale del CAI, ratificata dal C.O.N.I. con l’incarico di rinominare i suoi Collaboratori. Nella stessa riunione Polo propose la nomina di Italo Balbo a Presidente Onorario della Sezione di Ferrara ricordandone “il glorioso servizio in Guerra col grado di tenente degli Alpini”. Nella riunione del 1 settembre 1927 viene comunicato che Italo Balbo aveva inviato una lettera con l’accettazione della carica. Ritornando alle sedi del CAI Ferrara si ricorda quella presso la Rotonda Foschini dai prima anni ’40 fino agli anni ’60, cui succedette quella in via Voltapaletto n°15 fino agli inizi degli anni ’70 nei quali la sezione di trasferì in Viale Cavour, esattamente sopra ove era ubicata la STANDA. Seguì il trasferimento in Via Cairoli, presso il palazzo Saracco, fino a tornare in Viale Cavour n°116, nel 1987, sempre in affitto. Nel 1989 nacque l’occasione di acquistare gli immobili che l’Assemblea dei Soci approvò. Fu inviata una lettera ai Soci per chiedere il loro contributo a reperire i fondi necessari e nel giro di meno di un mese furono acquisiti impegni per 110 milioni di lire che consentirono la stipulazione dell’acquisto. La restituzione del prestito avvenne con quote da centomila lire, numerate ed estratte a sorte, una volta all’anno, fino all’esaurimento del debito in alcuni anni. Va sottolineato che molti soci rinunciarono agli interessi che erano stati fissati e alcuni di loro anche al capitale prestato. In anni successivi fu poi acquistato l’appartamento al piano rialzato che divenne parte integrante della sede sociale divisa su due piani, quale è tuttora.