90quadratoNegli anni del periodo fascista ci fu la fusione delle forze civili dell’alpinismo con quelle militari. A fianco del Presidente generale è posto un Presidente militare con lo scopo di rafforzare la celebrazione militare tra il Club Alpino e l’ispettorato delle truppe alpine dell’allora Ministero della Guerra. Negli anni del ventennio fascista le date dovevano essere seguite dalla dicitura “Anno XII EF” (Era Fascista), Il CAI aveva Presidente onorario S. M. Vittorio Emanuele III, Re d’Italia e Imperatore di Etiopia e dovette chiamarsi Centro Alpino Italiano in ossequio alle nuove leggi sull’italianizzazione della lingua nazionale e il distintivo subì una radicale trasformazione grafica. Solamente al termine del secondo conflitto mondiale, dopo la Liberazione, il Sodalizio riprese la sua attività con la denominazione originale.

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